domenica 23 marzo 2008

23 Marzo 2008

Oggi mentre un gran numero di italiani, i fedelissimi cristiani, festeggiano la pasqua facendosi abbindolare come sempre dalle falsità del culto, il mio pensiero va a Michele che, da innocente, oggi "compie"

5 mesi di carcere.


Libertà per Michele.

venerdì 21 marzo 2008

150

Oggi, sono 150 giorni

100 a Perugia, in isolamento...
50 nel supercarcere di Sulmona.

Tra due giorni saranno 5 mesi.

giovedì 20 marzo 2008

A SPOLETO I FANTASMI CI SONO VERAMENTE

Vi riporto un articolo sui VERI fantasmi di S. Chiodo (paesino nelle vicinanze di Spoleto...):

Sono quelli di 5 ragazzi arrestati con grande clamore lo scorso 23 ottobre.

Prima erano persone come tante. Di quelle che vanno a scuola, lavorano, stanno in piazza insieme ai coetanei.
La leggenda vuole che una mattina molto presto, i ragazzi non ancora fantasmi, videro arrivare in casa uomini armati, qualcuno anche incappucciato, che li hanno acchiappati e con l’aiuto di tanti mezzi e uno spiegamento di persone veramente imponente, trascinati via dalla vita di tutti i giorni e scaraventati in un’altra dimensione.
Sono passati dalla spensieratezza tenebrosa ed umorale tipica dei vent’anni, alla condizione di terroristi prima e di fantasmi poco dopo.

Qualcuno dice di avvertirne la presenza nelle case dei genitori, o per i corridoi di carceri speciali.
Si sente anche, nei momenti di silenzio, il classico rumore di catene.
Uno solo di questi fantasmi è possibile incontrarlo in giro per le viuzze di Spoleto.
Gli altri invece si manifestano con molta difficoltà.
Si intravede a volte un ectoplasma svolazzare per le pagine digitali della stampa on line o di quella cartacea.

Le apparizioni sono sempre meno frequenti.

Sembra che sia possibile però uscire da questa situazione. Infatti molti ghostbusters si stanno dando da fare per traghettare le anime sofferenti di questi giovani fantasmi alla situazione di prima.
Sembra che se si riesce a dimostrare che i fantasmi dei ragazzi non c’entrano niente con le accuse terribili che gli sono state mosse, si può scappare dalla situazione ormai insostenibile in cui si trovano adesso insieme alle famiglie, per farli rimaterializzare nella vita di tutti i giorni a cui ogni ventenne anche se dotato di pensiero, dovrebbe poter aspirare.

Molti esorcisti si sono dati da fare per disinfestare le case dei genitori da queste presenze immateriali.
Speriamo bene.

Sicuramente anche l’interesse della stampa nazionale, in questi giorni di passaggio dalle parti di Santo Chiodo, potrebbe aiutare a liberare Spoleto da questa fastidiosa presenza, riportando alla normalità la vita della città e di quelli che ora sono ancora, loro malgrado, fantasmi.
M. C.

Fonte spoletocity.com

lunedì 17 marzo 2008

Presidio a Sulmona

APPUNTAMENTO:
SABATO 5 APRILE DA MEZZOGIORNO AL TRAMONTO, PRESIDIO SOTTO IL CARCERE DI
SULMONA DOVE SI TROVA MICHELE.

LIBERTA' PER MICHELE. LIBERTA' PER TUTTE E TUTTI.

venerdì 14 marzo 2008

Il deputato Caruso da Michele

Il deputato di Rifondazione Comunista, Francesco Caruso (nella foto), ha fatto visita nella giornata di oggi, a Michele Fabiani nel carcere di Sulmona.
Il colloquio è durato alcuni minuti. Michele è stato trovato da Caruso in buone condizioni e ha detto di confidare in un esito positivo per la cassazione.

Intervento di Aurelio Fabiani

Vi riporto l'intervento del Consigliore Comunale Aurelio Fabiani, padre di Michele, nella seduta del 12 marzo 2008, relativo alla oramai conosciuta operazione Brushwood.


I terroristi non sono stati trovati, d'altronde nessuno aveva in alcun momento notato che ve ne fossero.
I terroristi non sono stati trovati ma al loro posto sono stati chiamati a svolgere la parte 4 ragazzi di Spoleto.
I terroristi non sono stati trovati ma l'allarme terrorismo ha dato i suoi frutti.

Quest'ultima è la novità di queste ore. Lo riferisce "La Nazione" di sabato 8 marzo che parla dell' "improvvisa" firma del "Patto per Perugia sicura".
Scrive il giornale di Firenze: "La trattativa cominciò a settembre quando a Perugia arrivò il sottosegretario Marco Minnitti che si mise ad ascoltare amministratori, questore e generali su quali fossero le emergenze cittadine. Dalla droga alle minacce ricevute dalla Lorenzetti. E promise che il Governo avrebbe fatto uno sforzo importante".
A seguito di ciò è stato firmato da Amato per il governo, la Lorenzetti per la Regione e i rappresentanti delle altre istituzioni un documento che prevede tra carabinieri, polizia e guardia di finanza un aumento di 30 uomini.

I terroristi non sono stati trovati ma l'allarme terrorismo ha dato i suoi frutti.

E tra i frutti ci sono anche quelli raccolti dal Comitato 23 ottobre il cui ultimo documento vado a leggere.

NEL BUIO DEL TUNNEL DELLA CARCERAZIONE CAUTELARE
Accade che stiamo perdendo il conto dei giorni della prigionia. Fino a 100 siamo riusciti a tenere in testa in modo quasi ossessivo questa contabilità.
Adesso nel buio profondo di questo tunnel i numeri si confondono e perdono di intensità.
Accade che da tanti mesi 4 giovani ventenni spoletini, responsabili: chi di niente, chi di aver fatto una scritta sui muri, chi di un atto di vandalismo, e solo di questo, con una immaginazione senza fili, sono stati promossi dai ROS dei carabinieri al grado di terroristi.
Una accusa grottesca fatta propria dai giudici che ha il suo lato tragico della
privazione ingiustificata della libertà.
Accade che per i giudici sono prove rafforzative per una carcerazione cautelare in E.I.V. (Elevato Indice di Vigilanza) ovvero carcere speciale, gli scritti politici di un ragazzo sedicenne, gli appunti di studio su un libro considerato "sovversivo", l'avere una personalità che provoca
fastidio.
Accade che i sentimenti di nonni angosciati nel loro dolore e le parole di sofferenza inzuppate dal pianto vengono rovesciate nel senso opposto al loro significato e questa sofferenza viene utilizzata per dare un altro giro di chiave.
Accade che per una scritta su un muro vengono "imprigionate" da quasi 5 mesi le famiglie degli accusati, private nelle loro case della socialità quotidiana.
Accade che le invettive, sfogo privato comunicato alle persone care da un giovane carcerato, in tutto uguale alle maledizioni contro la professoressa al cambio dell'ora, diventano la dimostrazione dello spregio verso lo stato.
Accade che famigliari, avvocati, amici, sono finiti tutti in un grande fratello, dove la loro vita privata è morta, e sono ascoltati in ogni momento della giornata, al letto come al cesso.
Accade che siamo tutti in pericolo e che la vera emergenza è quella democratica, manca la garanzia della libertà per chi è innocente fino a prova contraria, negata dall'arbitrio degli apparati di sicurezza dello stato. Con i metodi e i teoremi che meglio abbiamo conosciuto con
l'operazione Brushwood, e con tutto ciò che ne è seguito, se i servizi potessero controllare tutti o entrare nei nostri pensieri, visto quello che questa città ha detto, in strada, nei bar, sui posti di lavoro, nelle scuole, o pensato sui protagonisti di questa inquietante vicenda, saremmo tutti complici, saremmo tutti terroristi.
Accade che la nostra città, Spoleto, che non finisce di essere turbata, si sente impotente e non sa che fare di fronte ad un potere così assoluto, ingiustificato e ingiustificabile.

Dopo il 16 febbraio, sentenza di verità su un progetto repressivo chiaro fin dall'inizio, ma definitivamente chiarito quel giorno, abbiamo tirato il fiato, dopo decine di manifestazioni e impegni di ogni genere.
Ora riprenderemo con più energia di prima questa lotta per la libertà e vorremmo che tutto ciò possa avvenire con il sostegno di questa nostra città, che in questa vicenda si è mostrata assai migliore di quanto spesso viene rappresentata. Comunque la pensi, ognuno ha potuto misurare la manifesta sproporzione e perciò strumentale, tra fatti provati e le stesse imputazioni specifiche con le misure repressive adottate e con accanimento reiterate.

Michele, Andrea, Dario e Damiano, non sono personaggi famosi e perciò non godono della benevolenza e delle protezioni dei potenti. Non sono solo per fare un esempio Bossi o Corona. Bossi può di volta in volta "dissotterrare", Kalasnikov o fucili, minacciare insurrezioni, secessioni e parlamenti padani,insultare la bandiera italiana, così come Corona agli arresti domiciliari può inveire con abbondanza di epiteti davanti alle televisioni contro i magistrati che l'hanno arrestato per poi essere rimesso a piede libero poco dopo.

I nostri ragazzi di Spoleto, o non sono nulla o peggio sono anarchici. Per loro il carcere è arrivato, per loro gli arresti e il carcere continuano.

mercoledì 12 marzo 2008

"Il vero prezzo delle cose"

Venerdì 14 marzo 2008 , presso la sala Monterosso a Villa Redenta, ore 21.00, si terrà la rassegna “Il vero prezzo delle cose”, organizzata da Italia Nostra Spoleto, Legambiente Spoleto e WWF Spoleto dove verrà proiettato il film “L’incubo di Darwin”.
La visione del film, oltre ad essere sicuramente un momento di riflessione sulla nostra economia e sulla globalizzazione, sarà anche un aiuto per la verità sull'operazione Brushwood difatti, l’ingresso della serata sarà ad offerta ed il ricavato verrà interamente devoluto al Comitato 23 ottobre per la lib
ertà di Michele e gli altri.
Le Associazioni ambientaliste locali sono state tra le prime ad esprimere la propria solidarietà ai giovani ed alle loro famiglie coinvolti nella vicenda.

Una bella iniziativa a cui siamo invitati tutti a partecipare.

Lettere su Michele

Vi riporto una lettera su Michele.

AIUTARE LE PERSONE A NON DIMENTICARE:
" Sono la migliore amica di Michele, anch io indagata con avviso di garanzia da parte della procura di Perugia.

Michele si è sempre battuto contro le ingiustizie e meno di un anno fa era fuori al carcere d Sulmona a manifestare per la libertà e contro il carcere duro le condizioni di isolamento praticate proprio all'Aquila.

La sua voce era pulita, la sua non era (contro)informazione, ma la speranza di coinvolgere altre persone, come voi, a riflettere sulla situazione che vivono uomini non così lontani come cercano di farci credere.Io oggi sono qui.Lui no.Ma il fatto che io abbia trovato questa discussione dimostra che tutto è successo per qualcosa.Michele aveva 20 anni, e non aveva mai fatto del male a nessuno.Lui non aveva niente da nascondere, ma la sua purezza era scomoda, dovevano trovare un modo per sporcare la sua immagine.Pochi come lui si impegnano a tal punto e così evidentemente per quello che credono,a un età così innocente, specialmente se si tratta di una cosa non egoistica.Per lui la giustizia e la libertà venivano prima di tutto…prima dello studio, prima della carriera, prima della sua stessa esitenza forse;o almeno, è così che l ho conosciuto.L'ho visto crescere con me negli anni,da anarchico materialista a sognatore, da filosofo egoista a cavaliere,quasi come un eroe romantico del nuovo millennio, purtroppo per noi però, il suo esilio oggi è un isolamento forzato.Ora più che mai lui è diventato simbolo di come la democrazia di questo paese si pone rispetto a chi più di tutti si vale per la libertà di espressione, oltre all' ambiente e alla libertà di altri a cui lui non doveva nulla, ma semplicemente per la salvaguardia delle libertà dell'uomo, e delle libertà individuali e politiche.Io oggi lo ammiro più che mai, e ringrazio chiunque si interessi della situazione di oppressione di cui lui è vittima, e ne diffondano la conoscenza.Lui è sempre stato in prima fila.Sotto la luce del sole a gridare quello in cui credeva.Ora è lì perchè non sia più in grado di farlo

Io accuso e rigetto chi ne è responsabile, e chiedo la sua scarcerazione immediata"

Bunny

martedì 11 marzo 2008

Michele torna a studiare

Michele torna a studiare. Ha chiesto le dispense per il prossimo esame di Logica, in modo da non perdere altro tempo.
Michele, detenuto ingiustamente ormai da più di quattro mesi, ha deciso dunque di tornare sui libri. Una iniziativa maturata nelle ultime settimane e di cui ha fatto partecipi i suoi familiari che si sono attivati per metterlo in condizione di avere i testi necessari.

Intanto, mentre si attende di conoscere l’esito del ricorso per la scarcerazione presentato alla Suprema Corte di Cassazione, che lo discuterà il prossimo 22 aprile, trapela la notizia che tra i legali della difesa (composta da Carmelo Parente e Vittorio Trupiano) farà parte anche l’avvocato Marco Lucentini, legale molto noto a Roma e particolarmente impegnato nelle campagne per la difesa dei diritti.

Fonte tuttoggi.info

lunedì 10 marzo 2008

Agorà di Cloro

AGGIORNATO: Vi segnalo TRE post su Michele, presenti nel blog Agorà di Cloro.

I links sono i seguenti:

http://www.cloroalclero.com/?p=387

http://www.cloroalclero.com/?p=395

http://www.cloroalclero.com/?p=371



Liberate Michele!

Il sito del COMITATO 23 OTTOBRE

Per chi vuole saperne di più, vi comunico che oltre a questo blog è attivo, seppure ancora in forma incompleta, il sito internet del COMITATO 23 OTTOBRE all'indirizzo http://www.comitato23ottobre.com/





Nel sito potrete trovare tutte le informazioni riguardanti la vicenda brushwood, articoli di stampa, opinioni della città, comunicati del Comitato 23 ottobre, dichirazioni dei legali, foto e video, e potrete anche lì scrivere a Michele.

venerdì 7 marzo 2008

E-mail

Vi riporto una e-mail inviatami da uno dei visitatori del sito.
A mio avviso questa e-mail è bellissima.

"Ho letto navigando su internet l'arresto del giovane Michele Fabiani. Dopo aver letto le modalità, ne sono restato indignato
e come me tutte le persone con le quali ne ho parlato.
Mio nonno era un avvocato di prestigio di cultura liberale, ma sotto il fascismo difese due anarchici rei - a dire dell'accusa di aver aggredito un esponente del regime (se non ricordo male addirittura di tentato omicidio). Ebbene il tribunale fascista di Livorno li assolse, non per non aver commesso il fatto, ma perchè ispirato da "alti ideali" e nobili motivazioni umanitarie per le vicende da cui era scaturita la reazione dei due anarchici. Forse allora quel regime è - stante quanto è capitato oggi - da considerarsi più democratico di quello odierno ?"

Fino ad oggi

Se volete rileggere alcune delle notizie sull'arresto di Michele e degli altri, dal 23 ottobre 2007 fino ad oggi, potete farlo tramite questo link:
http://www.spoletonline.com/index.php?sezione=articoli&azione=ricerca&chiavi=brushwood&cat=&pagina=4

Si tratta di 4 pagine contenenti in tutto 55 articoli al riguardo.

Liberate Michele!

giovedì 6 marzo 2008

Canzone di notte n.2

Vi posto una e-mail che ho ricevuto oggi:

Nel Febbraio del 1974, Francesco Guccini compose la sua "Canzone di notte n.2", scrivendo, tra gli altri, questi versi:

"Ma adesso avete voi il potere,
adesso avete voi supremazia,
diritto e Polizia,
gli dei, i comandamenti ed il dovere,
purtroppo, non so come, siete in tanti
e molti qui davanti
ignorano quel tarlo mai sincero
che chiamano "Pensiero"…

Però non siate preoccupati,
noi siamo gente che finisce male:
galera od ospedale!
Gli anarchici li han sempre bastonati
e il libertario è sempre controllato
dal clero o dallo Stato:
non scampa, fra chi veste da parata,
chi veste una risata…" [1]

Bel Paese Primapagina

Di seguito vi riporto la pagina del periodico Bel Paese, in edicola dal 23 febbraio, contenente un servizio sulla vicenda di Michele Fabiani e degli altri...

Per vedere bene l'articolo cliccate sull'immagine.

martedì 4 marzo 2008

Agli inquirenti...


Michele è un ventenne, non è il pericoloso terrorista che dipingete.
Michele è anarchico. Michele è innocente.
Libertà di pensiero. Libertà di parola. Libertà per Michele.

domenica 2 marzo 2008

Comunicato Stampa 01/03/2008 Parte1

Il Comitato 23 Ottobre...
Per quanto riguarda il Comitato 23 Ottobre che rappresenta i parenti, i giovani amici e un ampio numero di associazioni che si battano per la liberazione dei 4 giovani spoletini, vogliamo comunicare che con la "nonna paterna" che arriva sulle pagine della stampa si è superato il limite dell'accettabile e non siamo più disponibili a tollerare simili comportamenti.
L'utilizzo improprio degli atti, di per se contenenti omissis in misura tale da rendere impossibile individuare soggetti e oggetti delle frasi, ulteriormente privati negli articoli di tutto ciò che può apparire contraddittorio con le scelte dei giudici e riportare il dato della presenza sulla scena del "crimine" di una nonna di 75 anni che dalla lettura delle intercettazioni stesse risulta non aver neanche aperto bocca, è operazione che può solleticare la morbosità di qualche lettore ma certamente solleverà come sta avvenendo, fin nelle sedi istituzionali, l'indignazione di ogni persona civile.
Intendiamo poi sottolineare che portare tra le ragioni della negazione della scarcerazione il "ruolo??? svolto" dai nonni nelle strategie difensive ci parla esattamente della COSA giudiziaria con cui abbiamo a che fare. Il "coinvolgimento" grottesco di persone da tutti conosciute e stimate a Spoleto spiega meglio di tante parole perchè Michele si trova nel Super carcere di Sulmona con l'accusa di essere un terrorista, e il pregiudizio verso questo ragazzo si spinge al punto tale che tra gli atti presentati dal PM ci sono scritti del 2003, quando aveva 16 anni, tra l'altro tutti pubblici e ampiamente conosciuti.

Questo è il Comunicato consegnatoci dall'Avvocato Parente nella giornata di oggi.

Nei due post successivi vi riporto la presa di posizione della difesa di Michele Fabiani in riferimento alle notizie di stampa riguardanti la sentenza di appello del 16 febbraio, a chiarimento di informazioni arbitrariamente dissezionate e inserite in un contesto che altera la realtà drei fatti.

Comunicato Stampa 01/03/2008 Parte2

I familiari...
Le motivazioni del Tribunale della Libertà (Tribunale in sede di appello ex art. 310 c.p.p.) del 15 febbraio 2008 appaiono essere in parte frutto di errori di valutazione e si confida che il G.I.P. possa modificare e rettificare tali errori.
Infatti con riguardo alla visita medica, definita come "strategica", il G.I.P. sa perfettamente che l'iniziativa di sottoporre il Fabiani a visita medica è partita dalla Direzione della Casa Circondariale di Capanne, con richiesta diretta al GIP, che evidentemente aveva riscontrato una grave e difficile situazione di disagio, con riferimento ad un ragazzo ventenne in stato di custodia preventiva in isolamento. Tutto ciò (cioè la richiesta rivolta dalla Direzione del Carcere al GIP), all'insaputa della difesa, che solo successivamente procedeva ad analoga istanza di parte.
Il Fabiani era addirittura contrario a sottoporsi a visita medica e né lui, né tanto meno questa difesa, hanno ideato e concertato alcuna "strategia difensiva" sul punto, ancorché finalizzata unicamente a revocare il trattamento di isolamento carcerario. Né, del resto, i familiari erano al corrente di questi aspetti.
La simulazione dedotta erroneamente dall'accusa e, quindi, dal Tribunale della Libertà, è frutto di un errore di interpretazione degli stessi colloqui intercettati in carcere con i familiari. Michele Fabiani parla in realtà, in quei colloqui, di una MOZZARELLA!!!.

Anche alla luce di quanto sopra, allo stesso modo frutto di errore sono i commenti circa il coinvolgimento e la connivenza dei nonni e dei familiari in merito alle azioni ed alle "strategie" o simulazioni del giovane.
Si sottolinea in proposito come nelle altre conversazioni il Fabiani stia in realtà dicendo ai nonni che è innocente e che gli piacerebbe sapere chi è il vero colpevole (come farebbe chiunque nella sua situazione). I familiari stanno ascoltando il giovane ed è evidente come non siano né partecipi né consapevoli di alcunché.
Si chiederà di riascoltare le registrazioni originali - e non le trascrizioni - in quanto in uno dei colloqui la nonna stava addirittura piangendo. I familiari del Fabiani sono in realtà persone di saldi valori e principi democratici ed ancor prima umani, distrutti dal dolore e dall'assenza del giovane Michele.

Comunicato Stampa 01/03/2008 Parte3

Le intercettazioni...
I risultati delle intercettazioni ambientali da ultimo effettuate nel procedimento sono viziate da inutilizzabilità, in quanto il Pubblico Ministero ha disposto che le operazioni avvenissero anche mediante impianti e apparecchiature appartenenti a privati, mentre, ai sensi di legge, ciò è previsto solo quando si procede a intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche, e non anche di intercettazioni ambientali (art. 268 c.p.p. comma 3bis).
Non si tratta di un cavillo formale in quanto le garanzie stabilite dalla legge, per le modalità di effettuazione delle intercettazioni, sono dirette a salvaguardarne la genuinità e la chiarezza dell'eventuale contenuto.
La legge prevede poi che le trascrizioni siano depositate in forma integrale, mentre in questo caso si tratta solo di frasi estrapolate e parziali, con numerosi /omissis/, tali da rendere in realtà incomprensibili e dal significato tutt'altro che univoco le conversazioni intercettate, tanto più in quanto totalmente estrapolate dal contesto. Le stesse trascrizioni poi sono costellate di note che segnalano come alcune frasi siano "incomprensibili a causa dell'audio scadente".
In questo stesso procedimento molte delle frasi inizialmente estrapolate dall'accusa si sono rivelate successivamente di tutt'altro significato da quello inizialmente indicato (vedi la questione dello scambio degli assegni, che invece gli inquirenti continuano ad identificare con l'asserito scambio dei proiettili).

Lo stesso coindagato Di Nucci in sede di interrogatorio, non ha confermato, anzi ha contestato il contenuto delle intercettazioni medesime.
Andrea Di Nucci non ha confidato dunque alcun "segreto dei proiettili" come scritto dalla Nazione.
Lo stesso invece, nel corso dei lunghi interrogatori, ha definitivamente chiarito, con riferimenti e riscontri precisi e concordanti, il "segreto degli assegni", scambiati con Michele, e quindi, in realtà, la confutazione definitiva della "tesi dei proiettili".