LA NON NOTIZIA DEL RINVIO A GIUDIZIO PER I 4 RAGAZZI DI BRUSHWOOD,
LA PENA GIA’ SI SCONTA DA OTTO MESI E MEZZO.
I giornalisti quando hanno una notizia la diffondono secondo mestiere, e quando lo fanno come in questo caso del rinvio a giudizio di Michele, Andrea, Dario e Damiano, con equilibrio, senso delle proporzioni, chiarezza sulle fonti, non possiamo che essere soddisfatti.
Con la notizia del rinvio a giudizio, i nostri ragazzi sono tornati nelle prime pagine regionali di TG e stampa locale.
Vogliamo però porre una domanda, se vogliamo retorica, per far emergere la sostanza di Brushwood: è questa del rinvio a giudizio di Michele e i suoi amici una vera notizia, cioè qualcosa di nuovo, o è l’ovvio passo successivo di un atteggiamento punitivo pregiudiziale che si è sostanziato con mesi di carcere e arresti, e quindi una non notizia !
Insomma dopo tanto carcere qualcuno forse si era fatta una idea diversa di un rinvio a giudizio?
Allora dove sta la novità ? Dove sta la notizia ?
Paradossalmente ma non troppo, visto che le chiavi del carcere ce l’hanno i giudici e che la legge italiana gli da la possibilità di togliere la libertà per un lunghissimo tempo prima di qualsiasi sentenza, impotenti come siamo a liberare l’innocenza dai colpevolisti, noi diciamo: era ora.
Si perché se c’è una speranza che ci sia un anello che non tiene nella gestione del teorema terrorista, questa la si può forse incontrare negli ingranaggi del sistema penale, mano a mano che la cinghia di trasmissione del sistema avanza.
Era ora quindi, perché le indagini sono state chiuse da più o meno due mesi e ogni giorno di ritardo ritarda la possibilità di lottare ad armi certo non pari, ma meno impari di adesso, contro questa giustizia preventiva e prevenuta.
COMITATO 23 OTTOBRE
5 luglio 2008
lunedì 7 luglio 2008
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