domenica 2 marzo 2008

Comunicato Stampa 01/03/2008 Parte2

I familiari...
Le motivazioni del Tribunale della Libertà (Tribunale in sede di appello ex art. 310 c.p.p.) del 15 febbraio 2008 appaiono essere in parte frutto di errori di valutazione e si confida che il G.I.P. possa modificare e rettificare tali errori.
Infatti con riguardo alla visita medica, definita come "strategica", il G.I.P. sa perfettamente che l'iniziativa di sottoporre il Fabiani a visita medica è partita dalla Direzione della Casa Circondariale di Capanne, con richiesta diretta al GIP, che evidentemente aveva riscontrato una grave e difficile situazione di disagio, con riferimento ad un ragazzo ventenne in stato di custodia preventiva in isolamento. Tutto ciò (cioè la richiesta rivolta dalla Direzione del Carcere al GIP), all'insaputa della difesa, che solo successivamente procedeva ad analoga istanza di parte.
Il Fabiani era addirittura contrario a sottoporsi a visita medica e né lui, né tanto meno questa difesa, hanno ideato e concertato alcuna "strategia difensiva" sul punto, ancorché finalizzata unicamente a revocare il trattamento di isolamento carcerario. Né, del resto, i familiari erano al corrente di questi aspetti.
La simulazione dedotta erroneamente dall'accusa e, quindi, dal Tribunale della Libertà, è frutto di un errore di interpretazione degli stessi colloqui intercettati in carcere con i familiari. Michele Fabiani parla in realtà, in quei colloqui, di una MOZZARELLA!!!.

Anche alla luce di quanto sopra, allo stesso modo frutto di errore sono i commenti circa il coinvolgimento e la connivenza dei nonni e dei familiari in merito alle azioni ed alle "strategie" o simulazioni del giovane.
Si sottolinea in proposito come nelle altre conversazioni il Fabiani stia in realtà dicendo ai nonni che è innocente e che gli piacerebbe sapere chi è il vero colpevole (come farebbe chiunque nella sua situazione). I familiari stanno ascoltando il giovane ed è evidente come non siano né partecipi né consapevoli di alcunché.
Si chiederà di riascoltare le registrazioni originali - e non le trascrizioni - in quanto in uno dei colloqui la nonna stava addirittura piangendo. I familiari del Fabiani sono in realtà persone di saldi valori e principi democratici ed ancor prima umani, distrutti dal dolore e dall'assenza del giovane Michele.

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